Addio WhatsApp: dal 1°febbraio non funzionerà più sugli smartphone più datati

Altre novità in arrivo nel mondo dell’applicazione di WhatsApp. Dopo la rivoluzione del 1° gennaio 2020 che ha dato l’addio a milioni di smartphone in tutto il mondo, decidendo di non aggiornarsi più su dispositivi Windows Phone e Windows Mobile, ecco in arrivo un’altra news.

L’applicazione di messaggistica istantanea creata nel 2009 e facente parte dal 19 febbraio 2014 del gruppo Facebook Inc ha deciso di abbandonare vari tipi di smartphone e di non supportare più, a partire dal 1° di febbraio di quest’anno, alcuni sistemi operativi ritenuti obsoleti: gli Android 2.3.7. (sistema operativo lanciato nel 2010) e gli iOS8 (sistema operativo lanciato nel 2014).

L’Unione Nazionale Consumatori (UNC) ha chiesto chiarimenti e garanzie a WhatsApp. In particolare, l’UNC intende avere rassicurazioni su alcuni aspetti: se sarà possibile utilizzare l’App e con quali limitazioni, se si correranno rischi per la sicurezza e la privacy, se sarà comunque garantito l’accesso all’archivio dei vecchi messaggi e relativi allegati, come foto e video. “Anche se i modelli di smartphone interessati sono relativamente datati, il consumatore deve poter continuare ad accedere all’applicazione, senza rischi. Vanno poi tutelate le fasce più deboli della popolazione, magari anziane, che non hanno possibilità di cambiare apparecchio”.

La risposta del team di WhatsApp non si è fatta attendere: “Intendiamo concentrare i nostri sforzi sulle piattaforme mobili che usano la stragrande maggioranza delle persone. Sebbene questi dispositivi mobili siano stati una parte importante della nostra storia, non offrono il tipo di funzionalità di cui abbiamo bisogno per espandere le funzionalità della nostra app in futuro”.

C’è da dire che si tratta di un fatto piuttosto naturale per un’applicazione: con il passare degli anni bisogna dismettere il supporto ad alcuni smartphone ritenuti oramai troppo vecchi per continuare a funzionare correttamente. Cosa devono fare gli utenti che hanno uno dei telefoni che montano questi sistemi operativi e che non vogliono o non possono acquistarne uno nuovo? Non resta che salvare foto, video e documenti collegando il dispositivo al computer. Oppure anche salvare le conversazioni e gli stessi contenuti multimediali su una piattaforma on line, un luogo virtuale che ci permette di archiviare i file che desideriamo, di condividerli con altre persone e di sincronizzarli su altri dispositivi semplicemente servendoci delle apposite App.

Rubando il titolo ad un famoso romanzo, possiamo certamente dire che il mondo di WhatsApp dal 1° febbraio 2020 “Non è un paese per vecchi” …smartphone!

Emeri Pecile